E tu come ti comporti in caso di scottature?

È importante proteggersi adeguatamente quando ci si espone al sole, per evitare di subire una scottatura; nei casi più gravi potrebbe addirittura formarsi una ustione. Oltre al sole, è bene prestare attenzione anche all’acqua molto calda, i metalli roventi e il fuoco. Sulla base delle fonti di calore, è possibile distinguere tra ustione da lesione, cagionate da fonti secche (come il fuoco), e ustioni da contatto, quando sono provocate da fonti umide (come l’acqua bollente).

 

C’è da preoccuparsi?

Le ustioni si classificano sulla base della loro gravità. Vediamo assieme i vari stadi. L’ustione è di primo grado quando viene colpita l’epidermide, con arrossamento e dolore della zona lesa. Si parla di ustioni di secondo grado quando la ferita colpisce anche il derma e la pelle appare rossa a chiazze; quando l’ustione arriva sotto la cute, deteriorando la pelle, siamo dinanzi ad una ustione di terzo grado. Infine, il quarto e ultimo grado è il più pericoloso e grave, poiché la ferita arriva fino a muscoli e ossa, potendo provocare danni ai tessuti.

 

Come intervenire?

Quando si forma una scottatura, è bene agire con rapidità, facendo impacchi di acqua fredda sulla zona lesa e applicando, successivamente, creme emollienti e idratanti per ripristinare lo strato epidermico leso. Se si formano bolle e vesciche bisogna evitare di romperle, poiché possono formarsi delle cicatrici che non andranno via. Se l’ustione è particolarmente grave, avendo colpito muscoli, ossa o tessuti, se si avverte un forte dolore che non passa, è opportuno recarsi tempestivamente al pronto soccorso, dove si riceverà l’aiuto necessario per curare la ferita ed evitare ulteriori conseguenze negative.

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